Il punto sui mercati finanziari

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Sembra di assistere al solito copione senza soluzione di continuità, anche se c’è qualcosa di diverso nell’aria, un’atmosfera di incertezza che si riflette nel grafico sotto forma di un Doji, segno tangibile di un momento di stallo tra l’entusiasmo dei rialzisti e la cautela dei ribassisti.

La candela Doji esprime una fase di indecisione, questo pattern potrebbe essere il segnale di una potenziale inversione di tendenza, rendendo le prossime settimane fondamentali per comprendere se il rally continuerà o se i mercati inizieranno a fare marcia indietro per prendere fiato. L’ottava appena conclusa si preannunciava calda, con appuntamenti importanti sia politici che economici. Il super Tuesday, ha delineato i candidati presidenziali alle elezioni americane di novembre, confermando i nomi di Biden e Trump.

Le riunioni delle Banche Centrali, (FED e BCE), sono terminate con un nulla di fatto, rimandando alle prossime riunioni di giugno il probabile e tanto chiacchierato primo taglio dei tassi dopo 2 anni ininterrotti di rialzi.

Ma la vera sfida ci aspetta nella prossima settimana, con il giorno delle “tre streghe” (il terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre scadono contemporaneamente i contratti derivati di futures su indici, opzioni su indici e opzioni su azioni, a queste scadenze si è affiancata anche quella dei futures su azioni, portando di fatto le streghe a quattro, anche se il nome per tradizione è rimasto inalterato.

In passato, queste scadenze hanno portato a movimenti di mercato significativi, talvolta invertendo la direzione del trend, per cui antenne ben dritte per monitorare il sentiment di fondo e reagire di conseguenza.

Il grafico del nostro indice mostra una forza relativa maggiore se paragonato agli indici americani registrando una chiusura pressoché sui massimi, avvicinandosi rapidamente verso livelli di resistenza che non venivano raggiunti dal 2008.

Il trend è molto solido, tuttavia gli oscillatori segnalano livelli di ipercomprato mai raggiunti dal 2005, suggerendo che potremmo essere prossimi ad una fisiologica e salutare correzione.

 Un consolidamento nell’area 32000-33500 sarebbe un segnale di forza che confermerebbe l’attuale quadro positivo. Solo successivamente si potrebbe mirare a superare la fortissima resistenza dei 34200 punti.

Negli ultimi giorni ho notato un aumento significativo degli scambi sui book di negoziazioni, con oscillazioni dei prezzi più ampie, segnali inequivocabili di un nervosismo crescente tra gli operatori finanziari. Questo è ulteriormente corroborato dall’aumento del VIX su base settimanale.

Per concludere vorrei sottolineare una curiosa anomalia: nonostante i mercati siano ai massimi storici, gli asset considerati difensivi stanno vivendo un periodo di notevole apprezzamento. Due esempi eclatanti sono l’oro e il Bitcoin, entrambi acquistati in periodi di turbolenza e recentemente giunti a nuovi massimi storici.

Il Gold, considerato il bene rifugio per eccellenza, ha registrato un’impennata di valori che lo hanno portato in 15 mesi ad un rialzo del 30%, con un aumento del 10% solo nell’ultimo mese.

I dati più recenti della Commodity Futures Trading Commission hanno rivelato un aumento delle posizioni rialziste da parte di alcuni hedge fund, supportato anche dagli investitori cinesi che cercano di bilanciare le turbolenze del mercato azionario e la crisi del settore immobiliare.

Il Bitcoin, definito l’oro digitale, ha visto il suo valore passare dai 20000 dollari all’inizio del 2023 ai quasi 70000 dollari attuali. Il recente lancio degli ETF sul Bitcoin, l’impatto del Halving, (il dimezzamento della ricompensa ogni 210000 blocchi) e l’interesse di giganti finanziari come BlackRock, che sta programmando di includerli nel suo portafoglio, hanno alimentato ulteriormente la domanda, di fatti gli investitori hanno la possibilità di avere una partecipazione diretta sulla cryptovaluta per eccellenza senza i rischi legati ai diversi Exchange.

In questo vortice di incertezza e potenziale volatilità, rimaniamo vigili e preparati ad adattarci rapidamente ai cambiamenti del mercato.

Vi aspetto venerdì 22 marzo all’evento Investing Napoli, presso la suggestiva location Terminal Napoli Spa – Molo Angioino Stazione Marittima – 80133 Napoli

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